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ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo
"Terzani è stato testimone diretto di una cultura prossima a noi, che però oggi sembra abbiamo dimenticato. E' una cultura che ha al centro l'uomo, e che è profondamente umanistica e illuministica. Oggi invece viviamo spesso delle situazioni in cui la rivendicazione di identità - etnica, religiosa, politica - sembra radicata e forte, e soprattutto pare scagliata contro gli altri. Terzani testimonia una cultura completamente diversa, che ci narra ancora un mondo che è stato in pace per tanti anni: un Occidente che è stato in pace e che ha provato a creare un vero stato sociale". Peppe Servillo, protagonista del reading spettacolo 'Un indovino mi disse' tratto dal celebre libro di Tiziano Terzani, spiega così il messaggio che ha tratto dalle parole del grande giornalista e scrittore, autore di molti libri, fra cui quello appena rieditato da Longanesi, oggetto della produzione andata in scena al grattacielo di Intesa Sanpaolo. "Scegliere i pezzi da inserire nel reading - sottolinea Servillo - non è stato facile, perché questo testo è a metà tra il racconto e il saggio. Poi quando abbiamo cominciato a lavorare sulla durata e sul tempo, abbiamo potuto iniziare a limare e capire che cosa era necessario dire: perché la lettura ad alta voce ti obbliga a questo". "Questo lavoro - rivela - è stato per me l'occasione per conoscere davvero Tiziano Terzani. In questo libro ho incontrato un Terzani di grandissima simpatia umana e ironia, capace di distanza dalla materia che narra, attraverso la quale esercita anche uno spirito critico. Ci regala però anche un'analisi profonda che lui fa del rapporto con il tempo e con gli altri, perché la dimensione del viaggio, la sfida di questa profezia che gli fa l'indovino, lo spinge ad affrontare una dimensione del vivere il tempo che lo riporta al confronto con gli altri". "E poi - aggiunge Peppe Servillo - c'è una galleria di indovini, a cui noi brevemente accenniamo, che in alcune occasioni suscita anche un certo sorriso. In altri momenti però apre a delle domande alle quali Terzani, da uomo del dubbio, non dà mai una risposta definitiva".
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